)SBP( Spazio di Baratto Permanente Lo Spazio di Baratto Permanente (SBP) è un’ipotesi di lavoro per la città di Bologna e per i suoi abitanti. Lo scorcio che si apre al mio sguardo è quello di una città caratterizzata dal “non più”. Ovvero una città che è stata ricca culturalmente ed economicamente, che da alcuni anni assiste a una forte riduzione dei consumi dovuta alla crescente disoccupazione, in cui l’aumento del costo della vita ha modificato profondamente il tipo di moltitudine urbana che la abitava e ha provocato un deciso spostamento dell’offerta culturale. Tra la molteplicità di spunti, ho deciso di concentrarmi su due soli aspetti dalla ricaduta più ampia: il concreto e tangibile impoverimento della popolazione e il suo bisogno di aggregarsi. La germinazione di sacche di povertà, non casualmente associata all’aumento esponenziale di intolleranze verso l’uno o l’altro gruppo sociale, la grave penuria di spazi sociali che hanno tradizionalmente catalizzato il dissenso e contribuito al riassetto degli equilibri sociali, hanno facilitato il processo di sfaldamento piuttosto rapido dei valori che sorreggevano la società di Bologna. La mia proposta è creare una sorta di “bolla” dentro la quale l’operazione commerciale di appropriazione della merce avviene senza l’uso del denaro. Questa “zona franca” dovrebbe essere allestita all’interno di un’area della città caratterizzata da una forte speculazione commerciale e da una certa densità di simboli identitari come può essere l’area del centro storico. Darebbe all’operazione un importante valore aggiunto, la riattivazione, bensì limitata nel tempo, di uno dei tanti locali, chiusi in certi casi anche da dieci anni, che punteggiano il centro storico. L’SBP si compone di: 1. uno spazio espositivo degli oggetti barattabili diviso in 5 sottospazi 2. uno spazio libri/spazio eventi 3. uno spazio espositivo per le arti visive e il design 1. Lo spazio di baratto è il luogo dove le persone possono barattare oggetti in qualsiasi momento ovvero in cui lo scambio di cose, tradizionalmente legato ad un’appuntamento preciso, si svincola da esso ottenendo continuità. Gli utenti che desiderano partecipare al baratto, verranno accolti nello spazio e tesserati dal personale di servizio. Avvalendosi di tecnologia RFID (identificazione radio frequenza per lettori, etichette e cards), gli oggetti da lui consegnati, vengono valutati secondo una scala di valori da 1 a 5, etichettati con un codice identificativo e “caricati” sulla sua tessera personale. Da quel momento il barattante è in grado di iniziare lo scambio con altrettanti oggetti di egual valore che si trovano all’interno dello spazio. Ad ogni valore è attribuito un colore che viene riportato sull’etichetta dell’oggetto e sulla scaffalatura corrispondente in modo da rendere facile lo scambio e il riposizionamento corretto dell’oggettistica. Ogni scambio e ogni aggiunta di nuovi oggetti viene registrato sulla tessera personale dell’utente, il quale potrà barattare in qualsiasi momento fino ad esaurimento degli oggetti caricati sulla sua tessera. 2. Lo spazio libri offrirà in consultazione testi su temi come eco design, modi di vivere sostenibili, cataloghi di artisti socialmente impegnati su tematiche affini....... Nello spazio libri, gli utenti dell’SBP potranno sostare usufruendo di connessione wireless gratuita, potranno consumare cibi e bevande portati 5 4 3 2 1 da loro. Lo spazio libri è anche spazio eventi: dotato di arredi flessibili, potrà ospitare molteplici tipi di evento, dal classico incontro/dibattito alla performance. 3. Lo spazio espositivo gioca un ruolo fondamentale connotando l’intero progetto come sfida al mondo dell’arte perchè ospiterà mostre di arte contemporanea e design in cui le opere e gli oggetti non saranno venduti bensì barattati. E’ mia intenzione infatti spostare anche la produzione artistica in questo ambito interdetto al denaro lanciando la proposta a grossi nomi del panorama artistico contemporaneo. Questa scelta inserisce il progetto nel filone dell’ormai storicizzato dibattito sulla necessità di uscita o meno dell’arte dal mercato e dai luoghi tradizionalmente deputati ad essa, attualizzandolo nei modi e nel linguaggio. Infine, la semplice convivenza negli stessi locali degli spazi 1 e 3, condurrà alla mescolanza tra il pubblico del mondo dell’arte e il pubblico “generico” il cui incontro/scontro è a mio avviso di importanza vitale per entrambe le parti (EDUCATIVO....) CARATTERISTICHE ESTETICHE E STRUTTURALI DELLO SPAZIO: L’SBP avrà l’aspetto di un piccolo bar ovvero sarà costituito da un bancone alle cui spalle verrà installata una scaffalatura divisa, attraverso differenti colorazioni, nelle 5 sottosezioni corrispondenti ai 5 valori degli oggetti barattabili. Sul bancone verrà posizionata la postazione necessaria alle operazioni di registrazione dell’utente e dei suoi scambi che comprende un computer, un lettore RFID, modulistica e tessere per la registrazione, una stampante per le etichette. Di fronte e intorno al bancone, i locali dell’SBP, saranno organizzati secondo un preciso dis-ordine con sedute varie sparse e un salotto centrale, secondo un tipo di allestimento finalizzato alla rottura dei gruppi precostituiti e all’incontro e all’ interazione tra i frequentatori. Gli arredi saranno recuperati e “rigenerati” in modo che l’allestimento degli spazi rientri nella logica di recupero e riuso che guida l’intero progetto. L’ allestimento prevede un largo uso di legno di recupero riasseblato secondo le esigenze e riverniciato. Riassemblaggio e verniciatura Scaffalatura finita Con la stessa modalità verrà allestito lo spazio libri che ospiterà cata- loghi, testi e riviste in consultazione che trattano tematiche affini al progetto. Lo spazio espositivo sarà un area separata, vuota e bianca come quello di una qualiasi galleria (O NO???) L’ SBP deve occupare uno spazio con sbocco su strada perchè dev’esse- re ben visibile per il maggior numero di persone possibile. Aprirà da martedì a sabato dalle ore 17.00 alle ore 22.00......... PREVENTIVO SPESE: LOCATION (???) IDEAZIONE DEL PROGETTO, REALIZZAZIONE E GESTIONE PER UN PERIODO DI 6 MESI 3000 CURATELA (???) ALLACCIAMENTO LUCE (???) LEGNO, VERNICI, FERRAMENTA 600 LETTORE RFID HF 150/200 200 BADGE RFID HF 200 400 ETICHETTE AUTOADESIVE RFID HF 120 COMUNICAZIONE (???) SOFTWARE GESTIONALE TEMPISTICA: MARZO 2011 individuazione dello spazio e individuazione dei fondi disponibili APRILE 2011 creazione veste grafica creazione del blog dedicato e account mail stesura della programmazione di mostre e eventi MAGGIO 2011 ricerca sponsor tecnici e media partners GIUGNO 2011 ordine del materiale RFID e installazione presso il locale LUGLIO 2011 consegna software raccolta dell’oggettistica da barattare test di funzionamento RFID inizio lavori di allestimento dei locali SETTEMBRE 2011 allestimento locali allacciamento utenze campagna promozionale inaugurazione SBP PREVENTIVO ENTRATE: CONTRIBUTO DEL MESTIERE DELLE ARTI 640 ISCRIZIONE DEGLI UTENTI (3€ A TESSERA) 600 DONAZIONI/LIBERA OFFERTA
)SBP( Spazio di Baratto Permanente Lo Spazio di Baratto Permanente (SBP) è un’ipotesi di lavoro per la città di Bologna e per i suoi abitanti. Lo scorcio che si apre al mio sguardo è quello di una città caratterizzata dal “non più”. Ovvero una città che è stata ricca culturalmente ed economicamente, che da alcuni anni assiste a una forte riduzione dei consumi dovuta alla crescente disoccupazione, in cui l’aumento del costo della vita ha modificato profondamente il tipo di moltitudine urbana che la abitava e ha provocato un deciso spostamento dell’offerta culturale. Tra la molteplicità di spunti, ho deciso di concentrarmi su due soli aspetti dalla ricaduta più ampia: il concreto e tangibile impoverimento della popolazione e il suo bisogno di aggregarsi. La germinazione di sacche di povertà, non casualmente associata all’aumento esponenziale di intolleranze verso l’uno o l’altro gruppo sociale, la grave penuria di spazi sociali che hanno tradizionalmente catalizzato il dissenso e contribuito al riassetto degli equilibri sociali, hanno facilitato il processo di sfaldamento piuttosto rapido dei valori che sorreggevano la società di Bologna. La mia proposta è creare una sorta di “bolla” dentro la quale l’operazione commerciale di appropriazione della merce avviene senza l’uso del denaro. Questa “zona franca” dovrebbe essere allestita all’interno di un’area della città caratterizzata da una forte speculazione commerciale e da una certa densità di simboli identitari come può essere l’area del centro storico. Darebbe all’operazione un importante valore aggiunto, la riattivazione, bensì limitata nel tempo, di uno dei tanti locali, chiusi in certi casi anche da dieci anni, che punteggiano il centro storico. L’SBP si compone di: 1. uno spazio espositivo degli oggetti barattabili diviso in 5 sottospazi 2. uno spazio libri/spazio eventi 3. uno spazio espositivo per le arti visive e il design 1. Lo spazio di baratto è il luogo dove le persone possono barattare oggetti in qualsiasi momento ovvero in cui lo scambio di cose, tradizionalmente legato ad un’appuntamento preciso, si svincola da esso ottenendo continuità. Gli utenti che desiderano partecipare al baratto, verranno accolti nello spazio e tesserati dal personale di servizio. Avvalendosi di tecnologia RFID (identificazione radio frequenza per lettori, etichette e cards), gli oggetti da lui consegnati, vengono valutati secondo una scala di valori da 1 a 5, etichettati con un codice identificativo e “caricati” sulla sua tessera personale. Da quel momento il barattante è in grado di iniziare lo scambio con altrettanti oggetti di egual valore che si trovano all’interno dello spazio. Ad ogni valore è attribuito un colore che viene riportato sull’etichetta dell’oggetto e sulla scaffalatura corrispondente in modo da rendere facile lo scambio e il riposizionamento corretto dell’oggettistica. Ogni scambio e ogni aggiunta di nuovi oggetti viene registrato sulla tessera personale dell’utente, il quale potrà barattare in qualsiasi momento fino ad esaurimento degli oggetti caricati sulla sua tessera. 2. Lo spazio libri offrirà in consultazione testi su temi come eco design, modi di vivere sostenibili, cataloghi di artisti socialmente impegnati su tematiche affini....... Nello spazio libri, gli utenti dell’SBP potranno sostare usufruendo di connessione wireless gratuita, potranno consumare cibi e bevande portati 5 4 3 2 1 da loro. Lo spazio libri è anche spazio eventi: dotato di arredi flessibili, potrà ospitare molteplici tipi di evento, dal classico incontro/dibattito alla performance. 3. Lo spazio espositivo gioca un ruolo fondamentale connotando l’intero progetto come sfida al mondo dell’arte perchè ospiterà mostre di arte contemporanea e design in cui le opere e gli oggetti non saranno venduti bensì barattati. E’ mia intenzione infatti spostare anche la produzione artistica in questo ambito interdetto al denaro lanciando la proposta a grossi nomi del panorama artistico contemporaneo. Questa scelta inserisce il progetto nel filone dell’ormai storicizzato dibattito sulla necessità di uscita o meno dell’arte dal mercato e dai luoghi tradizionalmente deputati ad essa, attualizzandolo nei modi e nel linguaggio. Infine, la semplice convivenza negli stessi locali degli spazi 1 e 3, condurrà alla mescolanza tra il pubblico del mondo dell’arte e il pubblico “generico” il cui incontro/scontro è a mio avviso di importanza vitale per entrambe le parti (EDUCATIVO....) CARATTERISTICHE ESTETICHE E STRUTTURALI DELLO SPAZIO: L’SBP avrà l’aspetto di un piccolo bar ovvero sarà costituito da un bancone alle cui spalle verrà installata una scaffalatura divisa, attraverso differenti colorazioni, nelle 5 sottosezioni corrispondenti ai 5 valori degli oggetti barattabili. Sul bancone verrà posizionata la postazione necessaria alle operazioni di registrazione dell’utente e dei suoi scambi che comprende un computer, un lettore RFID, modulistica e tessere per la registrazione, una stampante per le etichette. Di fronte e intorno al bancone, i locali dell’SBP, saranno organizzati secondo un preciso dis-ordine con sedute varie sparse e un salotto centrale, secondo un tipo di allestimento finalizzato alla rottura dei gruppi precostituiti e all’incontro e all’ interazione tra i frequentatori. Gli arredi saranno recuperati e “rigenerati” in modo che l’allestimento degli spazi rientri nella logica di recupero e riuso che guida l’intero progetto. L’ allestimento prevede un largo uso di legno di recupero riasseblato secondo le esigenze e riverniciato. Riassemblaggio e verniciatura Scaffalatura finita Con la stessa modalità verrà allestito lo spazio libri che ospiterà cata- loghi, testi e riviste in consultazione che trattano tematiche affini al progetto. Lo spazio espositivo sarà un area separata, vuota e bianca come quello di una qualiasi galleria (O NO???) L’ SBP deve occupare uno spazio con sbocco su strada perchè dev’esse- re ben visibile per il maggior numero di persone possibile. Aprirà da martedì a sabato dalle ore 17.00 alle ore 22.00......... PREVENTIVO SPESE: LOCATION (???) IDEAZIONE DEL PROGETTO, REALIZZAZIONE E GESTIONE PER UN PERIODO DI 6 MESI 3000 CURATELA (???) ALLACCIAMENTO LUCE (???) LEGNO, VERNICI, FERRAMENTA 600 LETTORE RFID HF 150/200 200 BADGE RFID HF 200 400 ETICHETTE AUTOADESIVE RFID HF 120 COMUNICAZIONE (???) SOFTWARE GESTIONALE TEMPISTICA: MARZO 2011 individuazione dello spazio e individuazione dei fondi disponibili APRILE 2011 creazione veste grafica creazione del blog dedicato e account mail stesura della programmazione di mostre e eventi MAGGIO 2011 ricerca sponsor tecnici e media partners GIUGNO 2011 ordine del materiale RFID e installazione presso il locale LUGLIO 2011 consegna software raccolta dell’oggettistica da barattare test di funzionamento RFID inizio lavori di allestimento dei locali SETTEMBRE 2011 allestimento locali allacciamento utenze campagna promozionale inaugurazione SBP PREVENTIVO ENTRATE: CONTRIBUTO DEL MESTIERE DELLE ARTI 640 ISCRIZIONE DEGLI UTENTI (3€ A TESSERA) 600 DONAZIONI/LIBERA OFFERTA